La sindrome femoro-rotulea è una patologia caratterizzata da una condizione dolorosa che colpisce l’articolazione tra il femore e la rotula; generalmente i pazienti che sono affetti dalla sindrome femoro-rotulea accusano dolore nella zona anteriore del ginocchio.

La sindrome femoro-rotulea è caratterizzata da un disturbo di movimento della rotula nel suo “alloggiamento naturale”: il condilo femorale. Normalmente la rotula, durante il movimento di flessione del ginocchio, scorre all’interno della fossa intercondiloidea, ma in tale patologia il movimento risulta meno fluido e la rotula tende a scontrarsi con le pareti della fossa determinando uno sfregamento che porta nell’immediato ad un dolore infiammatorio, e nei casi più gravi, l’instaurarsi di un vero quadro di artrosi femoro-rotulea.

Primi esercizi per stabilizzare la rotula:

nei primi esercizi è importante riuscire ad attivare e “sentire” il vasto mediale;

seduti su una sedia con il ginocchio flesso a 30° cercare di contrarre il quadricipite, soprattutto nella parte interna della coscia; bisogna riuscire a contrarre tutto il quadricipite prima di cominciare con gli esercizi! Quando si riesce a controllare la contrazione completa del quadricipite si può passare alla fase successiva:

  1. in decubito laterale, gambe flesse a 90°, con elastico legato alle ginocchia aprire le ginocchia; almeno 3 serie da 15 o almeno fino a quando non brucia il gluteo; non bisogna ruotare o compensare con la schiena (lombi)
  2. Dalla posizione a 4 punti si tende una gamba alla volta e dopo aver raggiunto la posizione  si estende ulteriormente  la gamba verso l’alto; l’esercizio è per i glutei, bisogna stare attenti a non compensare la caduta laterale del bacino e di non compensare con la colonna lombare durante l’esecuzione dell’estensione della gamba; devono lavorare gli addominali e i glutei per mantenere la posizione.
  3.  In piedi con le gambe semi-flesse di fanno due passi laterali a destra e due a sinistra; si effettua l’esercizio con l’elastico attaccato alle ginocchia.
  4.  Esercizio del ponte mono podalico (con una gamba sola) Dalla posizione supina a gambe flesse si estende una gamba e si solleva il sedere (10 cm), se si compensa troppo con il  busto si può effettuare l’esercizio con la gamba flessa al petto.
  5. Dalla posizione a 4 punti si estende l’anca a ginocchio flesso, si mantiene la posizione e si effettuano 10 ripetizioni (estensioni d’anca) a volta per gamba; l’esercizio è per i glutei, bisogna stare attenti a non compensare la caduta laterale del bacino e di non compensare con la colonna lombare durante l’esecuzione dell’estensione della gamba; devono lavorare gli addominali e i glutei per mantenere la posizione.Squat bipodalico cercando di tenere le ginocchia allineate al corpo (il ginocchio non deve cedere verso l’interno)

Si può aggiungere un sesto esercizio: lo squat bipodalico cercando di tenere le ginocchia allineate al corpo (il ginocchio non deve cedere verso l’interno)

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