Il dolore cronico (che persiste da lungo tempo) è una condizione invalidante che può interessare diverse strutture e sistemi. Si presenta come una situazione complessa e multifattoriale. Spesso la persona fatica a ricordare quando si è innescato il meccanismo doloroso e cosa lo ha scaturito.

In questi casi la valutazione iniziale assume un ruolo fondamentale. E’ necessario eseguire un’intervista accurata per capire le strutture che sono state coinvolte e i meccanismi della disfunzione alla base di questa condizione. Si parla appunto di disfunzione perchè il corpo nel tempo non va incontro ad infiammazione (processo limitato nel tempo) ma piuttosto va verso una condizione di malfunzionamento e alterato controllo, che sia motorio, sensitivo o autonomico (responsabile della regolazione delle funzioni vitali e viscerali).

Una volta inquadrato il problema, da un punto di vista cronologico e causale, l’intervento è mirato a riportare equilibrio tra le strutture coinvolte e soprattutto ad invertire e bloccare il circolo vizioso che sta alla base dei sintomi del paziente. E’ importante anche riabituare il paziente ad ascoltare ed utilizzare il proprio corpo (azione spesso compromessa in questi casi).

Al termine del programma riabilitativo può risultare utile scegliere insieme alla persona un programma di mantenimento per evitare che certe situazioni si ripresentino: si tratta di educazione al movimento, ad un corretto stile di vita, modifiche alimentari o ergonomia di movimento.

Le principali condizioni di dolore cronico, che beneficiano di fisioterapia sono:

– Lombalgia

– Cervicalgia

– Emicrania e Cefalee

– Tendiniti croniche

– Ciclo mestruale doloroso e dismenorrea

– Infezioni ricorrenti urogenitali

– Fibromialgia e Malattie reumatiche

– Alterazioni digestive e intestinali

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